mercoledì 5 marzo 2008

Advertising intelligente in SL

Il dilemma è sempre quello: come fare in SL advertising "intelligente", in linea con il linguaggio del mezzo e senza quella invasività che i Resident detestano? Una risposta ce la dà la case history L'Oréal con un'attività di comunicazione organizzata dai soliti bravissimi di KZero (e purtroppo conclusasi da qualche gg).
Fino ad oggi, la "pratica standard" prevedeva la creazione e il lancio di una sim completamente brandizzata con i loghi del prodotto e qualche gadgets, un bell'evento di apertura e poi il silenzio (strategia "island-centric")
L'Oreal cosa ha fatto? Una strategia di marketing "resident-centric"
1) Ha acquistato spazi in shops esistenti di skins/clothes per regalare le skin delle testimonial adv L'Oreal (vedi Penelope Cruz), che in qs modo erano posizionate in mezzo alle skins firmate dallo shop, sugli stessi wall.



2) Ha inserito alcuni prodotti RL in una sim esistente di grande successo: Greenies Home (che pare abbia raggiunto i 100.000 visitatori), che si distingue da tante sim simil-RL in quanto propone un'esperienza visiva unica (evito di descriverla x non svelare nulla a chi ancora non la conoscesse). Li ha inseriti senza urla nè schiamazzi, semplicemente posandoli all'interno di una borsetta gigante lasciata aperta su una poltrona; il resident che arriva nella sim riceve una notecard con l'immagine virtuale del prodotto RL, il suo nome, le sue caratteristiche (in 2 righe) e l'invito a fare un "copy". Insomma, il prodotto come parte integrante del mondo Greenies, sottilmente ma in modo estremamente efficace. L'idea vincente è stata quella di scegliere una location dove si ferma soltanto chi vuole davvero esplorare nei dettagli.


In sintesi: occorre passare da una strategia di PUSH a una di PULL.
Meditate, cari clienti ed agenzie, meditate...

1 commento:

Anonimo ha detto...

Penso che la strategia pull si sposi bene con il paradigma web 2.0 e non mi meraviglia che il lavoro di L'Oreal abbia avuto un tale successo. Insomma un bel case study.
Complimenti per l'articolo, ottimo lavoro.