Firenze, Via del Proconscolo 12: il passato e il futuro si incontrano, si mescolano e creano una sinergia dalle energie inaspettate. E' la mostra Rinascimento Virtuale, attraverso cui mi sono aggirata ieri mattina scoprendo un' alchimia unica tra gli elementi esposti.
Segnalo le cose che personalmente preferisco:
-i colori deliranti di Moya
-il parallelismo tra le immagini di Marco Manray e l'antico Peru
-la chambre d'ecoute sulla Nuova Guinea con le tende dedicate alla ultima opera di Shellina che ho presentato alla Greenfield Room
-la vetrina delle Moleskine con i racconti di viaggio di tanti amici oltre che miei, delle vere esplosioni di sogni.
In aggiunta a tutto ciò, vi devo dire che il museo in sè è stupendo e ricchissimo anche per chi di etnografia non è super appassionato, e andrebbe visitato comunque anche al di là della bellissima arte digitale esposta.
Complimenti a Mario Gerosa per l'enorme lavoro che ha portato a questo risultato e all'architetto Fabio Fornasari per l'allestimento visionario.
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